Il diritto di rivalsa è un argomento molto importante quando si parla di RC auto, ma spesso poco chiaro a chi deve sottoscrivere una polizza.
In questo articolo approfondiremo proprio questi aspetti, spiegando cos’è il diritto di rivalsa, quando si applica e cosa copre.
Analizzeremo poi in particolare la rivalsa in caso di guida in stato di ebbrezza e altre situazioni particolari, vedremo a cosa serve la rinuncia alla rivalsa, come tutelarsi per evitarla e quali sono i tempi entro cui l’assicurazione può esercitare questo diritto.
Che cos’è il diritto alla rivalsa?
Il diritto alla rivalsa riguarda la facoltà che ha l’assicuratore di rivalersi sull’assicurato o su terzi responsabili, per recuperare le somme che ha pagato a seguito di un sinistro. La principale normativa di riferimento è l’articolo 144 del Codice delle Assicurazioni Private (D.Lgs. n. 209/2005).
In altre parole, se la compagnia assicurativa risarcisce un danno, ma il danno è stato causato da un comportamento colposo o doloso dell’assicurato o di un terzo, l’assicuratore può chiedere il rimborso di quanto versato.
Questo meccanismo serve a evitare che l’assicurato tragga vantaggio dal risarcimento, senza però assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
Tuttavia, questo può rappresentare un rischio per chi non conosce bene questo aspetto o non è consapevole delle clausole presenti nel contratto.
In questi casi, infatti, si potrebbe essere costretti a restituire all’assicuratore somme importanti senza esserne consapevoli!
Quando si applica il diritto di rivalsa?
La rivalsa si applica in diverse situazioni e contesti, le più comuni sono ad esempio:
- Il sinistro è stato causato da dolo o colpa grave dell’assicurato.
- L’assicurato ha violato gli obblighi contrattuali, come la guida in stato di ebbrezza o senza patente.
- Sono intervenute cause escluse dalla polizza o non coperte, ma per le quali l’assicuratore ha comunque pagato il risarcimento.
Ad esempio, se un conducente assicurato provoca un incidente mentre guida sotto l’effetto di alcol, l’assicurazione può risarcire i danneggiati ma poi rivalersi sul conducente per recuperare quanto speso. Vediamo più nel dettaglio
Rivalsa in caso di guida in stato di ebbrezza e altre tipologie di guida
Una delle cause più comuni per cui l’assicurazione esercita il diritto di rivalsa riguarda la guida in stato di ebbrezza.
Se il conducente coinvolto in un sinistro supera i limiti legali di alcolemia, la compagnia assicurativa può risarcire i terzi danneggiati ma poi rivalersi sul conducente per recuperare le somme versate. Questo perché la guida in stato di ebbrezza è considerata una grave negligenza che viola le condizioni della polizza, soprattutto quando si parla di rivalsa.
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Oltre all’alcol, la rivalsa può scattare anche in caso di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, guida senza patente, o guida di veicoli non autorizzati dal contratto di assicurazione.
In questi casi, la compagnia tutela i terzi danneggiati ma si riserva il diritto di chiedere il rimborso all’assicurato che ha causato il danno.
La cosa più importante, per la sicurezza di tutti, è rispettare il Codice della Strada ma anche conoscere bene le condizioni previste dalla polizza assicurativa.
Cosa copre il diritto di rivalsa?
Il diritto di rivalsa copre principalmente:
- L’importo pagato dall’assicuratore per risarcire terzi danneggiati
- Le spese legali e i costi sostenuti per la gestione del sinistro
- Eventuali interessi maturati fino al recupero della somma
In pratica, l’assicurazione recupera le somme che ha anticipato e che non avrebbe dovuto pagare se non fosse stato per la responsabilità dell’assicurato.
Quanto tempo ha l’assicurazione per fare la rivalsa?
L’assicurazione deve esercitare il diritto di rivalsa entro un termine stabilito dal contratto, generalmente entro due anni dal momento in cui ha effettuato il pagamento del risarcimento. Trascorso questo periodo, il diritto si prescrive e l’assicurato non può più essere obbligato a restituire le somme anticipate dall’assicuratore.
Assicurazione senza rivalsa: a cosa serve la rinuncia?
La rinuncia alla rivalsa è una clausola contrattuale con cui l’assicuratore rinuncia a esercitare il diritto di rivalsa, in caso di specifiche situazioni.
Si tratta quindi di un’opzione che può essere inclusa nella polizza di responsabilità civile (RC) auto. Grazie a questa clausola, l’assicuratore limita il diritto di chiedere all’assicurato il rimborso delle somme pagate in caso di sinistro, anche se quest’ultimo è avvenuto in situazioni che normalmente prevederebbero l’esercizio della rivalsa, come ad esempio la guida in stato di ebbrezza o con la revisione dell’auto scaduta.
Inoltre, è comune che la polizza preveda la rinuncia alla rivalsa in caso di guida di neopatentati o di altri conducenti indicati nel contratto.
Questo significa che, anche nel caso in cui il sinistro dipenda da questi soggetti, l’assicurato non sarà chiamato a restituire quanto pagato dall’assicurazione.
Come evitare la rivalsa delle assicurazioni?
Per evitare di correre il rischio che l’assicurazione eserciti il diritto di rivalsa è fondamentale:
- Non guidare in condizioni proibite, come sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti.
- Utilizzare il veicolo secondo le indicazioni e limitazioni previste nel contratto.
- Rispettare scrupolosamente le condizioni contrattuali della polizza.
- Se possibile, scegliere polizze con clausole di rinuncia alla rivalsa.
La consulenza di un assicuratore esperto può aiutarti a selezionare la copertura più adatta e a capire come tutelarsi da possibili rivalse.
Contattaci per avere maggiori informazioni su questa tipologia di assicurazione!
Conclusioni
Il diritto alla rivalsa rappresenta una tutela per le compagnie assicurative, ma anche un aspetto delicato per chi deve stipulare una polizza.
Se hai bisogno di una consulenza personalizzata sulle polizze e sulle clausole di rivalsa, gli esperti di Salmeri Assicurazioni sapranno guidarti nella scelta della soluzione più adatta alle tue esigenze!